lunedì 8 ottobre 2007

Kant, il criticone!

Secondo post del giorno: Introduzione al pensiero di Kant. Siete pronti? Bene!

Tutto ebbe inizio nella preistoria del pensiero filosofico quando, alcuni soggetti ben identificati, si iniziarono a domandare il perché delle cose, il perché della loro esistenza e se tutto esiste o si può dire che qualcosa non esiste. Questo, si chiamerà in seguito, è il pensiero ontologico, poiché strettamente connesso all'essere, alla sostanza delle cose oltre il semplice dato sensista (basato sui sensi, sulle percezioni).
Il problema ontologico divenne, senza mai abbandonare il primo aspetto, anche un problema gnoseologico perché legato alla conoscenza. Come si può conoscere il reale, la natura? Da cosa dipende questa conoscenza? Da noi? Dalla natura? Quali sono le caratteristiche (di mio possesso o che trovo negli oggetti) che mi consentono di conoscere il reale?
Problemi non semplici, come potete aver capito!
Nel corso dei secoli sono date a questi due problemi in generale molteplici interpretazioni. Dall'archetipo acqua (Talete) a Dio come primo motore immobile (Aristotele e San Tommaso), dalla ricerca del bene in noi (Socrate) alla verità immutabile delle idee (Platone) e così via.
Giungendo però a tempi più vicini al nostro filosofo, Immanuel Kant (1724-1804), una periodizzazione ormai approssimativa, ma utile al nostro scopo, divide in due momenti la storia del XVII-XVIII secolo: il confronto tra Razionalisti ed Empiristi.
Tra gli esponenti dei primi troviamo Leibniz, Spinoza e, soprattutto, Renè Descartes, ovvero Cartesio; tra i secondi spiccano Locke, Berkley e David Hume.
  • I razionalisti davano un forte valore alla ragione, capace di poter assumere ogni conoscenza senza la benché minima mediazione dell'esperienza basata sui sensi. Questo, estremizzando, portò al Dogmatismo, ovvero a credere alle strutture interne mentali e alla loro spendibilità scientifica (come la matematica o la metafisica) senza verificarne la veridicità di tale assunto, come di fatto prevede ogni statuto scientifico, col confronto dell'esperienza. L'esperienza era desunta, dedotta, da leggi generali universali.

  • Gli empiristi vedono nell'esperienza sensista l'unica vera condizione di conoscenza e per induzione ricavano le leggi generali che governano il mondo. Però si accorgono che una di queste leggi generali, il principio di causa/effetto non è appartenente all'uomo come struttura interna bensì agli oggetti, al mondo esterno. Questa prospettiva (forse a noi un po' strana, ma in realtà corrispondente a quanto era comunemente pensato allora) rivela che tutto quello che conosciamo, lo conosciamo perché ciò accade da molto tempo: ne siamo, quindi, abituati. L'abitudine però non è cosa certa perché può essere imprevedibile: non sempre può sorgere il sole o una palla da biliardo, se lanciata verso un'altra, provochi comunque il movimento di quest'ultima. Lo scetticismo è la caratteristica (contemplata da Hume) dell'empirismo.
Kant in tutto questo dov'è? Il filosofo di Königsberg è presente nella mediazione che compie tra i razionalisti e gli empiristi prendendo, ora dall'uno ora dall'altro gli aspetti positivi della loro filosofia.
L'esperienza è ineliminabile per conoscere (punto di vista empirico) ma è necessario capire come possa essere possibile la conoscenza universale (valida per tutti e per sempre, caratteristica dei razionalisti) senza l'esperienza diretta.
Questo punto di vista è la caratteristica primaria del pensiero filosofico di Kant e della corrente di pensiero da lui introdotta del Criticismo.
Nella prossima lezione approfondiremo ancora un minimo la questione del Criticismo, con particolare riferimento alla dissertazione del 1770 De mundi sensibilis atque intellegibilis forma et principii e alla Critica della Ragion Pura del 1781/87, introducendo i vari tipi di giudizi, lo schematismo trascendentale e un accenno nominale alle categorie, per poi passare, finalmente, al problema morale e pedagogico.

Troverete inoltre la mappa concettuale relativa a quanto detto qui sopra.
Perdonate i possibili refusi di stampa, sperando che concettualmente sia tutto chiaro, sebbene complesso!
Commentate gente, commentate!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sono molto contento di seguire queste lezioni.
L'unico problema è che non riesco a scaricare il materiale, forse devo dare un'occhiata al mio firewall che non ama blogspot;)
un saluto a tutti quanti!

Marco ha detto...

Strano che tu non riesca a scaricare i vari pdf.
Al volo mi verrebbe da chiederti se hai installato, in ordine: il plugin Flash e un pdf reader. Il firewall non dovrebbe limitare molto, poiché ogni comunicazione è filtrata sulla porta 80. Semmai qualche adblock che ti renda inutilizzabile l'oggetto flash?
Fammi sapere!